Master Freestyle, Sine Requie e Consigli per Iniziare

ivan master Cover

Bentornati sul nostro blog dedicato al mondo dei giochi di ruolo! Oggi vogliamo condividere con voi le preziose riflessioni emerse dalla nostra recente chiacchierata con Ivan, un amico e ospite di Cena col Drago, che è tornato a trovarci non più come giocatore, ma per esplorare il ruolo, spesso complesso ma affascinante, del master. Con anni di esperienza alle spalle, Ivan ci ha offerto uno sguardo approfondito sul suo approccio al masterare, i suoi giochi preferiti e utili consigli per chi si avvicina per la prima volta a questo hobby.

Masterare è Storie in Evoluzione: Il Viaggio da D&D 3.5 a Sine Requie

La scintilla che ha acceso la passione di Ivan per il masterare è nata presto. Ci ha raccontato che il suo primo gioco masterato è stato il classico Dungeons & Dragons 3.5. Anzi, fu il primo nel suo gruppo di amici ad acquistare il manuale! Nonostante si definisca un giocatore “naif” o “surreale” agli inizi, la voglia di guidare le avventure ha prevalso. Ma cosa spinge un giocatore a passare dietro lo schermo del master? Per Ivan, è un motivo profondo: non solo gli piace avere un certo controllo sulla narrazione, ma soprattutto ama vedere come la storia si evolve assieme ai giocatori. Questo aspetto è per lui fondamentale e rende il ruolo del master, sebbene “ingrato ed enorme”, preferibile a quello del semplice giocatore.

copertina sine requie

Nel corso degli anni, ha masterato tantissimi giochi, anche testandoli in varie fiere. Tra i tanti, ha una preferenza netta: il suo gioco di ruolo preferito è Sine Requie. Descritto come un gioco horror ambientato in un passato post-apocalittico, Sine Requie presenta un mondo invaso dagli zombie in seguito a un evento chiamato “il risveglio”, avvenuto durante lo sbarco in Normandia. Offre “tutto quello che puoi volere da un gioco di ruolo: zombie, nazisti, templari”, ma con una svolta cruciale: spesso gli esseri umani sono il problema vero, non gli zombie. È un gioco interamente italiano, prodotto da Alessandro Moretti e Matteo Cortini. La sua particolarità non sta solo nell’ambientazione “molto pesante” (che può essere “un bel pugno nello stomaco”), ma anche nelle sue meccaniche uniche che utilizzano i tarocchi anziché i dadi.

L’Arte del Master Freestyle: Tra Caos Controllato e Creazione Condivisa

Parlando del suo stile, Ivan lo definisce un modo di masterare “freestyle”. Questo significa che non crea la storia tappa per tappa in modo rigido. Avendo avuto a che fare con party “allucinanti” o “caotici”, ha imparato che i piani possono saltare facilmente. Invece di costruire una trama lineare, si concentra su tre elementi fondamentali: il background del mondo (soprattutto ciò che i giocatori devono scoprire), gli antagonisti (chi vuole fare qualcosa che i giocatori dovrebbero impedire) e un set di PNG (personaggi non giocanti) distribuiti nelle varie zone. Se i giocatori prendono strade impreviste, lui crea luoghi e personaggi al volo, coerentemente con il resto della storia. Per lui, il masterare è anche un modo per scoprire la storia assieme ai giocatori. L’obiettivo è costruire insieme una bella storia; se un giocatore ha una bella idea, Ivan la sviluppa volentieri.

“Scopiazzare” Non è un Peccato: Usare l’Esistente per Creare il Nuovo

Un punto cruciale emerso dall’intervista è l’approccio di Ivan alla creazione della lore e delle avventure. Onestamente, ammette di non aver scritto tantissimo di suo “mio mio mio”, ma ha combinato vari media differenti: da fumetti a film e altro ancora. Per esempio, ha in mente una campagna post-apocalittica nata dall’idea di cosa sarebbe successo se Voldemort avesse trionfato. Questa combinazione di idee preesistenti (“la base non è qualcosa di nuovo”) porta alla creazione di una nuova lore e di qualcosa di originale.

avventurieri di ruolo

Ivan sottolinea con forza che un master che si affida ad avventure o lore già scritte non è in alcun modo un master inferiore a chi crea tutto da zero. È un ottimo modo per iniziare, per chi non ha tempo di scrivere, o per acquisire esperienza. Le ambientazioni o campagne già precostruite offrono una serie di spunti e idee a cui magari non si penserebbe da soli. Leggere una campagna già scritta, come ha fatto lui con quelle di Sine Requie per crescere come master, è come leggere un libro: ti dà ispirazione. La cosa più importante che un master deve tenere a mente è non avere paura anche di “scopiazzare”, cioè di prendere cose, mischiarle e fare. Perché, alla fine, la cosa più importante del gioco è giocare, affrontare esperienze, divertirsi, scoprire cose nuove e affrontare stati d’animo nuovi. Ivan si definisce un narrativista e valorizza molto lo sviluppo narrativo dei personaggi. Se un giocatore vuole che il suo personaggio impari una nuova abilità, come usare tre spade, è fantastico, ma deve dare una motivazione narrativa, raccontare come e da chi ha imparato. L’acquisizione di potenti artefatti dovrebbe richiedere sforzo e addestramento narrativo, non essere automatica solo per via del livello.

Primi Passi nel GDR: I Consigli di Ivan per Iniziare nel 2025

Se oggi, nel 2025, un gruppo di amici volesse approcciarsi per la prima volta al mondo dei giochi di ruolo, magari conoscendolo solo per sentito dire o da serie TV come Big Bang Theory, quale sistema di gioco consiglierebbe Ivan? La risposta dipende dagli obiettivi del gruppo.

  • Per provare l’esperienza in modo semplice e immediato: consiglierebbe giochi di ruolo indipendenti stand-alone, con un unico manuale che contiene tutto, o giochi strutturati quasi come giochi da tavolo ma con l’elemento interpretativo.
  • Per una cosa più strutturata e di lungo respiro: consiglia di partire da un gioco che abbia manuali di ambientazione facili da reperire, che non sia eccessivamente complicato e che magari offra avventure già pronte. Un Dungeons & Dragons classico potrebbe andare benissimo in questo caso.
  • La cosa più importante in ogni caso è trovare le tematiche che appassionano il gruppo. Se amate Il Signore degli Anelli, un gioco fantasy a tema può essere ottimo per iniziare. Se preferite l’horror o la fantascienza, scegliete un gioco che rispecchi quelle preferenze.
  • In generale, per chi è all’inizio, è consigliabile scegliere un gioco per cui si è certi di avere tanti manuali e ambientazioni già stampate, che non sia troppo complicato da seguire, e magari che sia supportato da una community (anche internazionale) dove trovare facilmente video o altre risorse.

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