Intervista Esclusiva con una delle Migliori Sarte d’Italia
Come si crea un costume per i Giochi di Ruolo dal Vivo? Quali sono le sfide tecniche e creative? Abbiamo intervistato Noemi, una delle sarte più esperte del settore, per scoprire tutti i segreti dietro i costumi che danno vita ai nostri personaggi.
Un Mondo Fatto di Dettagli e Resistenza
Quando si parla di costumi per LARP (Live Action Role Playing), molti pensano semplicemente a “vestiti medievali”. La realtà è molto più complessa e affascinante di quanto si possa immaginare.
“Se dovessi paragonare la sartoria LARP a qualcosa, la paragonerei alla costumistica per il musical”, ci spiega Noemi durante la nostra intervista per Cena col Drago. “Non è teatro, è musical, dove devi creare qualcosa che sia il più duraturo possibile in base ai movimenti degli attori in scena.”
Questa analogia racchiude perfettamente l’essenza del lavoro: creare capi che siano esteticamente fedeli al periodo storico o al genere fantasy, ma che resistano a giorni di gioco intenso nei boschi, combattimenti e condizioni climatiche avverse.

Il Nemico Numero Uno: I Bottoni
Qual è l’incidente più comune durante una giocata LARP? I bottoni che saltano.
“Trovandoti in combattimento, buttato per terra coi mostroni addosso, la prima cosa che saltano sono sempre i bottoni e i rivetti”, racconta Noemi con un sorriso. Non è solo una questione di qualità: è il prezzo da pagare per l’autenticità storica.
Non potendo utilizzare chiusure moderne come cerniere o velcro, i costumisti LARP sono costretti a usare bottoni, ganci e rivetti che, pur essendo esteticamente corretti, sono intrinsecamente meno affidabili delle soluzioni contemporanee.
L’ultima riparazione d’emergenza di Noemi è avvenuta proprio durante Battle for Vilegis, uno dei LARP più grandi d’Italia con oltre 300 giocatori: “Sono saltati dei bottoni durante una campale. Con il caldo di giugno, la terra che si alzava… sì, i bottoni saltano e spesso capita di doverli rimettere durante gli eventi.”
Tre Mondi, Tre Filosofie
Il Medievale e il Fantasy: Costruire dall’Inizio
Per questi generi, tutto parte da zero. Tessuti, forme, decorazioni: ogni elemento viene progettato e realizzato per ricreare un’estetica autentica. I materiali preferiti sono cotone e lino, ma con un trucco: “Le trovi di più nei tendaggi piuttosto che nelle mercerie di tessuti”.
Il motivo? I tessuti per arredamento sono più resistenti e hanno spesso trame più adatte al periodo storico che si vuole ricreare.
Il Post-Apocalittico: L’Arte della Distruzione Controllata
“La difficoltà nel post-apocalittico è più rovinare il vestito che ricostruirlo”, ammette Noemi. Per chi è abituato alla precisione sartoriale, dover strappare, sporcare e deteriorare deliberatamente un capo rappresenta una vera sfida mentale.
Il processo diventa un’arte del riciclo: jeans vecchi dipinti con graffiti, canotte a rete strappate, un intero processo di “sporcatura” che rende i capi vissuti e autentici per l’ambientazione.

Tecnologia Moderna per Epoche Antiche
Uno degli aspetti più interessanti della sartoria LARP moderna è l’uso di tecnologie avanzate per ricreare oggetti del passato.
“L’uso delle stampanti 3D oggi è fondamentale per il nostro lavoro”, spiega Noemi. “Un bottone che veniva fatto in osso, oggi lo facciamo in resina con la stampante 3D, perché ovviamente in osso è quasi impossibile trovarli o ricrearli, e i costi sarebbero proibitivi.”
Anche gli incisori laser fanno parte dell’arsenale moderno del costumista LARP, permettendo di creare decorazioni e dettagli con una precisione impossibile da ottenere manualmente.
L’Arte del Costume su Misura
Dal Personaggio al Vestito
Il processo creativo inizia sempre dalla stessa domanda: “Raccontami il tuo personaggio.”
Non si parte da foto o riferimenti visivi, ma dalla storia, dalla personalità, dal ruolo sociale del personaggio. Un contadino non indosserà broccati, un nobile non vestirà tela grezza. Ogni scelta estetica deve avere una logica narrativa.
“Deve essere un costume che nasce per te e solo per te, e solo per il tuo personaggio”, sottolinea Noemi. “Questa cosa è molto più semplice se utilizzi meno reference possibili, ma più immaginazione.”
Trasformare il Corpo
Uno degli aspetti più affascinanti è la capacità di modificare la fisicità attraverso il costume. Noemi racconta di un panciotto progettato per stringere la vita e allargare le spalle del cliente, ottenendo l’effetto desiderato.
Ma si può andare oltre: “A breve avrò una consegna di un paio di pantaloni da fauno. Chiaramente devi andare a ricreare la forma di gambe che non sono umane, quindi si lavora sull’imbottitura della coscia anteriore, l’imbottitura del polpaccio posteriore, e poi sopra vai a creare quello che è il pantalone in pelliccia.”

I Costi: Da Hobby a Investimento
Budget per Principianti: 50-100€
Per chi si avvicina al mondo LARP, Noemi consiglia sempre di iniziare con un set base industriale (camicia e pantalone) da siti specializzati come Calimacil o Calimeros, e poi investire sui “sovrappesi” artigianali che caratterizzano il personaggio.
“Più del centinaio non riesci a spendere per riuscire a comporre qualcosa di dignitoso”, assicura.
Costumi Nobiliari: 280-700€
Per abiti più elaborati, i prezzi salgono significativamente. Il costume mostrato durante l’intervista – un elegante abito nobiliare per un mago guerriero – costa circa 300€, ma può arrivare a 600-700€ per creazioni particolarmente complesse.
“Non è un abito da sposa”, scherza Noemi, “ma chiaramente sono abiti che hanno più parti, più lavorazioni.”
Consigli Pratici per Aspiranti Costumisti
1. Studiare Oltre la Sartoria Tradizionale
“Quando si parla di LARP, bisogna anche avere un’immaginazione e una predisposizione verso materiali che non sono comuni nella sartoria tradizionale.”
Non basta essere brave sarte: serve creatività, sperimentazione e apertura mentale verso soluzioni non convenzionali.
2. La Ricerca dei Materiali
- Tendaggi e arredamento per tessuti resistenti
- Fiere di paese per trovare materiali unici
- Mercatini per il post-apocalittico
- Stampanti 3D per accessori e bottoni
3. Costruzione Modulare
Noemi lavora molto sulla modularità: maniche staccabili, gonne removibili, bottoni sostituibili. Questo permette di:
- Facilitare la pulizia e manutenzione
- Adattare l’abito a situazioni diverse
- Riutilizzare parti per altri personaggi
L’Evoluzione Estetica del LARP
Un aspetto interessante emerso dall’intervista è l’evoluzione estetica del LARP italiano negli ultimi anni.
“Sono molto più richiesti i ricami rispetto a prima, dove l’estetica del LARP era molto incentrata sul Signore degli Anelli. Oggi è molto più incentrata sul ricamo, è un po’ più pacchiana l’estetica LARP, che è una cosa che io adoro.”
Questa trasformazione, secondo Noemi influenzata anche dall’intelligenza artificiale e dai nuovi riferimenti visivi, ha portato a costumi più elaborati e decorati, ma anche a costi maggiori per via della complessità delle lavorazioni.

Conclusione: Un’Arte in Continua Evoluzione
La sartoria LARP rappresenta un ponte affascinante tra passato e futuro, dove tecniche antiche si sposano con tecnologie moderne per creare oggetti che esistono solo nel regno dell’immaginazione.
“Il LARP è sicuramente un hobby di lusso”, conclude Noemi, “ma è anche il dovere dell’artigiano cercare di adattarsi il più possibile al budget del cliente.”
Che siate principianti con 50€ da spendere o appassionati pronti a investire centinaia di euro in un costume su misura, il mondo della sartoria LARP offre soluzioni per ogni tasca e ogni sogno.
L’importante è ricordare che dietro ogni costume c’è una storia da raccontare, un personaggio da far vivere, e un artigiano che dedica la sua passione a trasformare i nostri sogni fantastici in realtà tangibile.
Per scoprire tutti i dettagli e i consigli di Noemi, ascolta l’intervista completa nel nostro podcast “Cena col Drago” e non perdere i prossimi episodi dedicati al mondo dei Giochi di Ruolo dal Vivo.
Contatta Noemi https://www.instagram.com/kora_atelier/
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